lunedì 19 gennaio 2009

IMAGO MORTIS



Un film di Stefano Bessoni. Con Alberto Amarilla, Oona Chaplin, Leticia Dolera, Geraldine Chaplin, Alex Angulo.Italia, Spagna, Irlanda 2008. - Medusa data uscita 16/01/2009.

Nella seconda metà del XVII secolo lo scienziato Girolamo Fumagalli tentò un audace quanto orribile esperimento che denominò Thanatografia. Si trattava di estirpare i bulbi oculari di una persona nello stesso momento in cui moriva per fissarne su una lastra fotografica, mediante una macchina da lui creata, l'ultima immagine impressa sulla retina. Nella scuola internazionale di cinema Murnau Bruno, uno degli studenti, sta affrontando le prove di fine anno di corso. Ad assegnarle è il temibile professor Olinski, soprannominato Caligari. Bruno, si pensa a causa dello stress provocato dalla recente scomparsa dei genitori, comincia ad avere quelle che ritiene essere delle allucinazioni. Vede un giovane defunto che sembra volerlo guidare alla scoperta di qualcosa di orribile. Che ci sia qualcuno che sta tentando nuovamente di mettere in pratica l'esperimento di Fumagalli?
Chi ha avuto la fortuna di vedere (purtroppo la distribuzione nelle sale non c'è stata) il primo lungometraggio di Stefano Bessoni Frammenti di scienze inesatte sa quanta cura e passione metta nell'attenzione anche agli apparentemente più insignificanti dettagli delle sue opere. Bessoni è un appassionato cinefilo che ha amato i film di Freda e di Bava ma non si è ritratto dinanzi agli influssi di Wenders o di Greenaway. Non pensate però che sia l'equivalente di polveroso bibliotecario conservatore del passato. Prova ne sia che questo film nasce da una collaborazione con lo sceneggiatore Luis Berdejo il quale è attivo in quell'interessante laboratorio (anche per quanto riguarda la rilettura dell'horror classico) che è in questo momento il cinema spagnolo.
Ecco allora che un film come può costituire un piacere per lo sguardo degli appassionati perché ricostruisce con precisione filologica un'estetica di genere del passato innervandola però con le atmosfere della new wave ispanica. Si attornia poi di un cast di livello (fa piacere rivedere Jun Ichikawa, la Signora di Cantando dietro i paraventi troppo sottoutilizzata dal nostro cinema ) in cui spicca una grande attrice come Geraldine Chaplin che passa di horror in horror (The Orphanage) con grande raffinatezza.
Fonte: Mymovies.it

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